Due coppie i cui destini si incrociano, finendo per intrecciarsi in un groviglio inestricabile. Due coppie disfunzionali, in maniera apparentemente diversissime eppure molto simili. In entrambe, uno dei partner manipola l'altro, che ne è innamorato e succube, e che si lascia manipolare, incapace di capire che tutto ciò con l'amore ha poco a che vedere. Il protagonista, la voce narrante, è sposato con una donna giovane, bella, molto benestante e intelligente, con ambizioni da scrittrice. Essendo lui di origini ben più modeste, meno giovane, meno bello e meno intellettuale, non crede alla propria fortuna, e ama la propria moglie senza riserve. Anzi, come ad un certo punto gli dice uno dei personaggi del libro, non la ama, la adora. All'inizio il loro sembra un matrimonio solido, con le piccole difficoltà di ogni coppia, ma con un solido piano comune. Ma, nel procedere della narrazione, il lettore osserva un matrimonio che si sfalda, attraverso la presa di coscienza del protagonista di come la propria moglie, per bella ed intelligente che sia, è anche una narcisista centrata esclusivamente su sé stessa, che manipola tutti coloro che le stanno intorno, marito e genitori in primis.
L'apparente causa scatenante è un'infedeltà del protagonista (che dal libro si capisce essere occasionale, la prima e l'unica del suo matrimonio), con una donna apparentemente indipendente, sua coetanea, non bella ma dotata di fascino, che a sua volta è succube di un personaggio anche lui manipolatore e narcisista, con cui fa coppia da anni, sia pure in maniera travagliata e discontinua.
Quando lei scompare, l'indagine relativa alla sua sparizione fa da sfondo all'evoluzione interiore del protagonista, che, sebbene profondamente innamorato della moglie, comincia lentamente a capire chi ha accanto. La vicenda si trasforma in un caso mediatico che fa apparire lucidamente il rapporto malato fra media e giustizia dell'Italia di oggi, con un intreccio perverso fra giudici, investigatori, avvocati e giornalisti. Processi celebrati in televisione, vite rivoltate e rovinate in pubblico, in un gioco al massacro che sembra triturare indiscriminatamente tutti quelli che vi finiscono dentro. E in cui la moglie del protagonista si tuffa a pesce, vedendovi l'occasione per coltivare il proprio narcisismo.
Il circo mediatico sospetta l'ex partner della donna scomparsa di esserne l'assassino, ma in assenza di un cadavere o di prove lo stesso non può essere incriminato, e diventa un personaggio televisivo. Il che, essendo anche lui un narcisista, è esattamente ciò che cerca. In un'interessante svolta della trama, lei si incontra con l'ex partner della donna scomparsa, per cui lascia il proprio marito.
Il libro si svolge su vari piani (come ogni libro che meriti di essere letto), e forse il piano del noir, pur riusciuto, non è quello più profondo del libro, anche se sicuramente è il più visibile e, forse, fruibile. L'elemento più interessante del libro è forse l'evoluzione della percezione di sé dei personaggi, ed in particolare del protagonista: il modo in cui lo stesso si trasforma dall'essere un'uomo tutto sommato immaturo che si considera toccato dalla grazia e che bacia la terra dove cammina la propria moglie, ad una persona matura, cosciente di sé, che finalmente rompe il legame di dipendenza emotiva ed intellettuale con la moglie ed inizia a camminare con le proprie gambe.
In conclusione, una lettura molto piacevole, che mescola l'intrattenimento in qualche modo insita alla scelta strutturale della forma noir ad un'introspezione riflessiva che col noir ha poco a che vedere ma che aggiunge spessore al libro e lo fa ricordare al lettore.